Il caffè è una di quelle bevande e quelle realtà che fanno parte del nostro vivere quotidiano. Lo beviamo spesso più volte al giorno anche come pretesto di socialità. Eppure altrettanto spesso non ne sappiamo apprezzare le caratteristiche. Conosciamo che esistono diverse miscele e questo ci basta, ma per gustare pienamente tutto il valore di una bevanda così straordinaria è importante definire e conoscere tre aspetti essenziali. Parliamo delle principali caratteristiche del caffè: l’aroma, la rotondità e la profondità.
Aroma, rotondità e profondità
L’aroma
Quando parliamo dell’aroma facciamo riferimento all’insieme delle sostanze chimiche volatili che si liberano durante la preparazione del caffè. Sull’aroma, quindi, incidono le varietà di chicchi di caffè e il metodo di preparazione permettendoci di conoscere la sua identità in tre fasi diverse: prima, durante e dopo ogni sorso.
Prima di bere il caffè, infatti, percepiamo parte del suo aroma dal profumo che emana dalla tazza o dalla tazzina. Dopo aver ingerito e deglutito il sorso di caffè, invece, l’aroma risale il tratto digestivo per poi, alla fine, continuare a spargersi tra il naso e la bocca lasciando per lungo tempo il suo aroma.
Possiamo definire l’aroma come intenso e persistente e tra quelli più noti (ne esistono centinaia) che si possono percepire quando si beve il caffè troviamo l’aroma fruttato, l’aroma caramellato e l’aroma floreale. Questo a conferma di come il caffè non sia una bevanda semplice, ma che racchiude tanti elementi (provenienza, lavorazione, produzione, eccetera) che è importante imparare a conoscere per scoprire tutte le emozioni che il caffè è in grado di regalare.
La rotondità
Avete mai sentito definire un caffè rotondo? È il termine utilizzato per descrivere un caffè in cui vi è un buon bilanciamento delle caratteristiche organolettiche. È una caratteristica del caffè molto legata a quella dell’aroma ma a differenza del senso dell’olfatto in questo caso a essere coinvolto è il gusto. Un caffè è rotondo quando il gusto risulta bilanciato senza che ci sia un sapore che prevalga sull’altro, soprattutto la dimensione acida e quella amara del caffè risultano equilibrate.
La profondità
Dopo l’olfatto e il gusto la profondità è quella caratteristica del caffè che coinvolge il senso del tatto. È quella percezione tattile che si sperimenta prima al palato poi alla bocca e infine alla gola quando sorseggiamo il caffè. I caffè si distinguono in base alla loro corposità (che dipende soprattutto dalla tostatura) e vanno da quelli più leggeri a quelli più forti. La corposità leggera è data da una tostatura lenta e chiara, mentre la corposità forte da una tostatura scura (termine che fa riferimento al colore dei chicchi dopo il processo di tostatura). Una corposità forte restituisce un caffè con un gusto più amaro e gli elementi aromatici meno delicati, mentre una corposità leggera un caffè dall’aroma delicato nel quale le proprietà organolettiche dei chicchi sono inalterate.
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