La bellezza e la bontà del caffè passa anche e soprattutto dalle tante modalità con cui è possibile prepararlo. Se la tradizione italiana si è concentrata prevalentemente sull’Espresso e la Moka al mondo esistono numerose tecniche con le quali ottenere caffè meravigliosi. E l’estrazione tramite il metodo Chemex è una di queste. Una di quelle da conoscere e provare assolutamente.
Le caratteristiche del caffè con metodo Chemex
All’origine del metodo Chemex c’è un chimico tedesco, Peter J.Schlumbohm, che all’inizio degli anni Quaranta del secolo scorso inventò lo strumento necessario per l’estrazione del caffè. Lo strumento, il Chemex, appunto, che per il suo stile e il suo design è considerato come uno dei 100 prodotti meglio progettato della modernità. Non a caso la caffettiera Chemex è esposta al Museo di Arte Moderna di New York, il celebre MoMa.
Preparare un caffè con il metodo Chemex, oltre a essere affascinante e suggestivo, restituisce una bevanda dal profilo aromatico nel quale prevalgono le note tostate e quelle di frutta fresca. Molto, ovviamente, dipende dal tipo di miscela ma questo particolare caffè si fa notare (e apprezzare) per una maggiore leggerezza rispetto ad altri caffè ottenuti mediante altri metodi di estrazione. La filtrazione della caffettiera Chemex, infatti, rimuove molti sedimenti restituendo una bevanda più chiara con un gusto complessivamente equilibrato nel quale i vari aromi risulti bilanciati tra loro.
La preparazione: ingredienti, strumenti e procedura
Per preparare il caffè con il metodo Chemex avremo bisogno, ovviamente, della tipica caffettiera in vetro con una particolare forma di clessidra e caratterizzata dall’impugnatura in legno e cuoio che permette di maneggiarla senza il rischio di scottarsi. Oltre alla caffettiera sarà necessario avere a disposizione un macinacaffè (o il caffè macinato acquistabile sul nostro store online) e il bollitore per l’acqua (preferibilmente uno a collo di cigno).
Per quel che riguarda gli ingredienti per 2 tazze di caffè bisognerà prevedere 30 grammi di caffè e mezzo litro d’acqua a 92°-96°C di temperatura.
Il procedimento prevede innanzitutto l’inserimento del filtro di carta nell’apertura della caffettiera per poi bagnarlo con l’acqua calda. Quindi svuotare la caffettiera (l’operazione è servita per rimuovere il sentore di calda del filtro) e aggiungere il caffè, livellarlo e versare l’acqua prestando attenzione a inserirla in maniera circolare così da bagnare tutto il caffè. Dopo questa fase di preinfusione che dura circa 30 secondi si può versare il resto dell’acqua per poi attendere che l’acqua inizia a gocciolare (e quindi la percolazione sia terminata). A questo punto si rimuove il filtro e si può servire il caffè nelle tazze per essere gustato in tutto il suo caratteristico sapore.
Nero Veneziano: quando il caffè diventa cultura
Quella del metodo Chemex è solo una delle tante modalità di preparazione del caffè e più di una procedura è un affascinante viaggio nel mondo di una bevanda straordinaria. Il nostro obiettivo è quello di farvi conoscere le numerose possibilità che ogni chicco di caffè è in grado di restituirvi per farvene apprezzare i sapori e darvi la possibilità di sperimentare nuove emozioni. Emozioni olfattive e gustative, ma anche sociali e relazionali potendo affascinare i vostri ospiti preparando un caffè originale raccontando le storie e le caratteristiche che, dalla miscela e dal tipo di metodo di preparazione impiegato, che lo rendono così unico e meraviglioso.