Bere il caffè non è soltanto una questione di gusto o di energia, ma anche di tradizioni. Ed è così in tutto il mondo. Ogni Paese, se non addirittura ogni località, ha la sua cultura del caffè ed è affascinante conoscerle sia per apprezzare la grande vivacità di questa bevanda sia per provare a sperimentare nuovi modi di gustare il caffè.
I momenti migliori per gustare il caffè
Nella sua versatilità e trasversalità il caffè è una bevanda che è possibile gustare in ogni momento della giornata. Per molti è un rito consumarla al mattino all’interno della colazione. È una sorta di “rito del risveglio” ed è anche piacevole da abbinare a biscotti, torte e cornetti, ma anche toast e pancake. Il caffè poi è il protagonista della pausa di metà mattinata. È spesso l’occasione anche per staccare dal lavoro, concedersi un momento di riposo e si è in ufficio di condividere del tempo con i propri colleghi. Perché gustare il caffè non è mai semplicemente assumere una bevanda, ma vivere un’esperienza.
Ed è il motivo per cui lo si gusta anche dopo pranzo (anche in una prospettiva di favorire la digestione e decretare la fine del pasto) così come a metà pomeriggio. Il caffè è spesso il protagonista dei momenti di incontro con gli amici, al bar o in casa, per ritrovarsi davanti a una tazzina per parlare, raccontarsi e trascorrere il proprio tempo.
C’è poi anche chi ama gustare il caffè dopo cena. Qui la questione è un po’ più dibattuta e intercetta il ruolo della caffeina prima di andare a dormire ma sono in tanti ad apprezzare il piacere di una tazza di caffè al termine della giornata.
Riti e tradizioni da tutto il mondo
Proprio perché il caffè è un patrimonio universale l’esperienza di gustarlo, ma anche e soprattutto di prepararlo, è presente in quasi tutti i Paesi del mondo. In Turchia, per esempio, preparare il caffè significa vivere un’esperienza sensoriale unica. Oltre alla preparazione in sé molto affascinante e al sapore molto aromatico della bevanda, il caffè è un vero e proprio rito di ospitalità e accoglienza. Un rito che spesso si conclude con la lettura dei fondi di caffè, tra magia e cultura per un’esperienza davvero totalizzante.
Qualcosa di altrettanto suggestivo è quello che avviene in Etiopia (uno dei Paesi più importanti per la storia del caffè). Qui c’è un vero e proprio rituale di preparazione del caffè che coinvolge l’intera comunità. I chicchi di caffè vengono tostati, bruciati, pestati e bolliti per poi servirli in tazze da gustare in compagnia per un’esperienza nella quale il valore della comunità e dello stare insieme è veramente forte. Al contrario di quanto troppo spesso invece avviene in Italia e in alcuni Paesi occidentali dove il caffè, specialmente il caffè espresso, è anche un po’ l’espressione di una solitudine e di uno stile di vita estremamente frenetico.
Il senso dell’ospitalità e dell’accoglienza è molto forte anche in Arabia dove il caffè, servizio aromatizzato con diverse spezie, è offerto ai visitatori in segno di benvenuto. Una dimensione più scenica e spettacolare è quella che invece si può vivere nei siphons bar giapponesi. Qui il caffè viene preparato con diversi strumenti anche molto iconici e caratteristici per un rito che è fatto anche di gesti e passaggi molto spettacolari.
Qualcosa invece di molto diverso è quello che il caffè rappresenta negli Stati Uniti. Lo abbiamo imparato a conoscere anche e soprattutto dai film e dalle serie TV con il concetto del coffee to go. Se per noi il caffè lo si gusta rigorosamente al tavolo (di casa, del bar o del ristorante) per gli statunitensi è invece una bevanda da asporto e da portare in auto, sul posto di lavoro, a scuola e nei vari spostamenti quotidiani. Ma non mancano anche le caffetterie nelle quali ritrovarsi e fare del caffè un momento di pausa e socializzazione.